Mare al mattino, di Margaret Mazzantini
Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre piú veloce di loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni.
Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cri- stallo che si richiude sopra le cose. Ma sul- la terra resta l’impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno – che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce. Un romanzo di promesse e di abbandoni, forte e luminoso come una favola.
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