sabato 22 dicembre 2018

Colazione a Parigi - Kate Klise


 
Colazione a Parigi - Kate Klise

Tutto comincia con un bigliettino. Daisy è una chef famosa, una donna affascinante, una mamma single e una che ha volontariamente, consapevolmente, definitivamente chiuso con gli uomini. E infatti quando, sul volo che porta lei e la figlia Coco a Parigi, il passeggero del posto 13C le fa scivolare un biglietto nella borsa, Daisy pensa solo una cosa: che tutte le sue teorie sugli uomini - fanfaroni, impudenti, e così patetici! - sono più che fondate. E non le interessa nemmeno sapere chi è stato a scriverle quelle frasi da cottarella liceale. 

D'altra parte, non ha tempo di rimuginarci più di tanto: ormai sono arrivate a Parigi, e il vero dramma è un altro. Coco si è appena accorta di aver preso al ritiro bagagli la borsa sbagliata... Addio settimana parigina tra croissant, shopping e passeggiate: avete idea di cosa vuol dire essere in vacanza con un'adolescente che ha appena perso tutti i suoi vestiti più carini? 

Dal canto suo, il passeggero del 13C, architetto, papà single e un po' imbranato, specie in fatto di donne - quelle creature incomprensibili e anche un po' inquietanti - non sa come gli sia saltato in mente di scrivere quel bigliettino... 

Provarci con le passeggere sui voli intercontinentali non è certo il suo stile. È che quella donna lo ha proprio folgorato. Ma pazienza: il suo viaggio prosegue per Barcellona, dove ha una mostra importante, e dove potrà passare un po' di tempo con il figlio Webb, in piena crisi adolescenziale. Il fatto che, una volta a destinazione, il ragazzo scopra di aver preso per sbaglio al nastro trasportatore la borsa con sopra l'indirizzo e-mail di una certa Coco non aiuterà di certo... Se cercavate una lettura frizzante, deliziosa, per ridere di gusto, emozionarvi e commuovervi come davanti a un film con Hugh Grant e Julia Roberts, l'avete trovata. 

Con un avvertimento: preparatevi a scoprire qualcosa di vero sulla vita, sulle relazioni, e su quella cosa pazza e irresistibile, quasi sempre inaspettata, che si chiama amore.

venerdì 21 dicembre 2018

La piccola libreria dei cuori solitari - Annie Darling





La piccola libreria dei cuori solitari - Annie Darling 

Nel cuore di Londra c'è una piccola libreria chiamata Bookends. Per quanto vecchia e malandata, è sempre stata un fantastico mondo di storie e di sogni per Posy Morland, sin da quando era bambina. Fino a farle da casa e da famiglia. Ma ora che l'anziana proprietaria, Lavinia, è morta lasciandole in eredità il negozio, Posy si ritrova a fare i conti con la realtà insieme ai colleghi: restano solo pochi mesi per pagare i debiti, rilanciare la libreria e scongiurarne la chiusura. Posy avrebbe già un piano: farne il paradiso dei romanzi d'amore, il punto di riferimento per tutte le lettrici romantiche. Ma il nipote di Lavinia, Sebastian, imprenditore senza scrupoli, è convinto che puntare tutto sui gialli sia la strategia vincente sul mercato. Mentre tra i due la battaglia si fa sempre più accesa, Posy sfoga la propria collera nella scrittura. Pagina dopo pagina, intesse una trama di ambientazione ottocentesca dove tra i protagonisti - identici, guarda caso, a lei e Sebastian - scatta inaspettatamente la passione. E se la fantasia fosse già realtà? Nella vita, come nel romanzo, starà a Posy scegliere il finale.


Ho iniziato a leggere La piccola libreria dei cuori solitari questa sera, appena lo finirò inizierò quello sottostante Amori e pregiudizi nella libreria dei cuori solitari che è il seguito 






Amori e pregiudizi nella libreria dei cuori solitari - Annie Darling 

Verity Love, ragazza introversa in un mondo di estroversi, ama starsene nascosta nell'ufficio sul retro a gestire i conti della piccola libreria Happy Ever After - già conosciuta come Bookends prima che diventasse il paradiso dei romanzi d'amore - nel cuore di Londra. Felicemente single e grande fan di Jane Austen, a un appuntamento al buio preferisce di gran lunga un buon libro, da godersi in poltrona, accoccolata sotto una coperta in compagnia del suo gatto Strumpet.

Per mettere a tacere le amiche e colleghe della libreria, che cercano in tutti i modi di accasarla, si è inventata un fidanzato immaginario. Finché, arrivato il momento di presentarlo, a causa di un equivoco si ritrova a implorare un perfetto sconosciuto di prestarsi al gioco. Lui è Johnny e il destino vuole che abbia a sua volta bisogno di una finta fidanzata, come copertura per un misterioso amore impossibile. E così, stretto un insolito patto, Verity e Johnny iniziano a vestire i panni della coppia felice, presenziando a brunch, compleanni, matrimoni, per la gioia di amici e parenti. Tempo: un'estate. Regola: non innamorarsi l'uno dell'altra.

Ma proprio Verity, così determinata a non cadere nella rete dell'amore, rischia di ritrovarsi alle prese con il peggior caso di cuore spezzato della storia. E allora, per la prima volta, nemmeno il suo adorato Orgoglio e pregiudizio potrebbe riuscire a consolarla?

lunedì 10 dicembre 2018

Furore - John Steinbeck



Furore - John Steinbeck

Nell’odissea della famiglia Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un’intera nazione. L’impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria “come un marchio d’infamia”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Furore_(romanzo)

giovedì 6 dicembre 2018

Mio fratello rincorre i dinosauri - Giacomo Mazzariol



Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol

Descrizione


Mi chiamo Giacomo Mazzariol, ho diciotto anni. Vivo in una cittadina del Veneto con i miei genitori, le mie sorelle Chiara e Alice e mio fratello Giovanni. Io sono il secondogenito, Giovanni è il più piccolo; ci togliamo sei anni.

Ci sono alcune cose che dovete sapere, di Giovanni. Lui è uno che, se va a prendere il gelato e gli chiedono: "Cono o coppetta?", risponde: "Cono!", e se io gli faccio notare che poi il cono non lo mangia dice: "Be', neanche la coppetta la mangio!" Giovanni è uno che paga, prende il resto e lo butta via con lo scontrino. È uno che ruba il cappello a un barbone e scappa.

Che ama i dinosauri e il rosso. Che va al cinema con una compagna di classe, torna a casa e annuncia che si è sposato. Che balla in mezzo alla piazza, da solo, al suono della musica di un artista di strada, e uno dopo l'altro i passanti cominciano a imitarlo:

Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Per lui il tempo è sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle, e se è inverno e non ne trova, porta loro foglie secche. Giovanni sa essere estenuante, logorante.

Giovanni ha dodici anni e un sorriso più grande dei suoi occhiali. È molto meno bravo di me in matematica, però è più simpatico. Giovanni ha un cromosoma in più.

martedì 4 dicembre 2018

I grandi classici riveduti e scorretti di Se i social network fossero sempre esistiti





I grandi classici riveduti e scorretti di Se i social network fossero sempre esistiti  - Illustrazioni di Stefano Bucci

Descrizion
e

Un libro per chi ama i libri e la cultura classica, un divertissement colto e scritto con garbata ironia dai creatori di una delle più folte community di tema letterario e culturale di Facebook, la pagina "Se i social network fossero sempre esistiti", seguita da circa un milione e trecentomila utenti. Con piglio ironico e irriverente - ma anche con scrupoloso spirito di divulgazione - questo bignami letterario racconta 50 tra i più bei libri di ogni tempo e si diverte a contaminare classico e pop, classico e moderno. Una lettura utilissima per quegli studenti che rischiano di morire di sonno ogni volta che aprono un Classico, ma anche un divertissement imperdibile per gli adulti, gli insegnanti, il regalo perfetto per tutti gli appassionati di letteratura.

mercoledì 21 novembre 2018

La serie di Vani Sarca, Alice Basso


La serie di Vani Sarca, Alice Basso

Silvana Sarca detta Vani, è una ghostwriter, che scrive libri al posto dei clienti della casa editrice per cui lavora. La sua inclinazione per questo mestiere è dovuta alla sua capacità innata di leggere profondamente le altre persone.

Nascita di una ghostwriter. Il primo lavoro di Vani Sarca - Alice Basso


Questo è un racconto pubblicato dopo i libri che io ho scelto di leggere per primo per capire se mi poteva piacere la serie

Capelli corvini e abiti rigorosamente neri che le danno un’aria misteriosa e impenetrabile: è il biglietto da visita di Silvana Sarca, meglio nota come Vani, nel giorno del suo affrancamento. Da oggi ha un lavoro vero. Uno di quelli con cui potrà finalmente mettere a tacere le continue lamentele della madre sul suo modo di vestirsi e comportarsi. È la nuova ghostwriter delle Edizioni L’Erica, la casa editrice più illustre e antica di Torino. Qui ha il delicato compito di redigere i libri degli altri restando sempre nell’ombra: le bastano un’idea e pochi materiali da studiare per calarsi nei panni dell’autore e scrivere esattamente come avrebbe fatto lui. E ci riesce benissimo grazie al suo intuito infallibile e a uno spirito di osservazione senza eguali. Doti che non tardano a vincere le riserve dell’irrequieto direttore editoriale e a rassicurarlo che non poteva fare scelta migliore. Perché Vani non è una semplice ghostwriter, è molto di più. È la candidata perfetta per un lavoro che richiede massima discrezione e riservatezza.


L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Alice Basso.

Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l’essenza di una persona da piccoli indizi che sembrano insignificanti e riesce a mettersi nei suoi panni. Un’empatia profonda, un intuito raffinato, uno spirito di osservazione fuori dal comune sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le consegna la sua idea, il materiale su cui documentarsi, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell’ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare di persona gli scrittori per cui lavora.

Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata, che Vani non credeva possibile. Ma sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.

Tuttavia, quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Ma succede proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione, di tutto il suo intuito: un’autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la collaborazione di Vani. Perché c’è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.

L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il sorprendente esordio di Alice Basso. Una voce nuova, unica, esilarante, pronta a colpirvi pagina dopo pagina. Un tributo al mondo dei libri, all’amore che non ha regole e ai misteri che solo l’intuito può risolvere. Una protagonista indimenticabile che vi dispiacerà lasciare alla fine del romanzo.


La scrittrice del mistero - Alice Basso

Descrizione
Con la protagonista unica nel suo genere creata dalla sua penna, Alice Basso si è fatta amare dai lettori e dai librai. Le sue storie con tinte gialle e a base di citazioni letterarie creano dipendenza.

«Vani Sarca è una protagonista fuori dagli schemi.» - Carlotta Vissani, Tu Style

«Uno dei personaggi più amati dai lettori.» - La Stampa

«Un'atmosfera che profuma di libri e una protagonista che con leggerezza esercita il suo dono, l'empatia (alla Maigret) che le permette di cogliere l'essenza delle persone.» - Roberto Iasoni, La Lettura - Corriere della Sera

«Chi sceglie il giallo ha grande immaginazione. Come Vani che presta le sue parole ad autori che non le hanno scritte mettendosi nei loro panni, abilità di cui è maestra.» - Maria Grazia Ligati e Monica Virgili, Io Donna

Niente può fermarla
Perché scrivere è la sua missione
E solo i libri possono indicarle la strada

Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata che il suo datore di lavoro sa come sfruttare al meglio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori vienti di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.

Con la protagonista unica nel suo genere creata dalla sua penna, Alice Basso si è fatta amare dai lettori e dai librai. Le sue storie con tinte gialle e a base di citazioni letterarie creano dipendenza. Dopo il successo dell’Imprevedibile piano della scrittrice senza nome, Scrivere è un mestiere pericoloso e Non ditelo allo scrittore, un nuovo imperdibile romanzo in cui dare vita ad un libro, risolvere un caso e accettare di essere innamorati sono tre passi complicati ma insolitamente legati tra di loro.

Non ditelo allo scrittore - Alice Basso

Deve scrivere nell’ombra
I libri sono il suo rifugio
Perché loro hanno tutte le risposte

A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno.
Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica.Vani è ormai uno dei personaggi più amati dai lettori italiani. Dopo il successo dell’Imprevedibile piano della scrittrice senza nome e di Scrivere è un mestiere pericoloso, Alice Basso torna con la perfezione e l’originalità di uno stile che le ha portato l’ammirazione della stampa più autorevole. Un nuovo romanzo, stesse caratteristiche imperdibili: libri, indagini, amore e una protagonista che diventerà come un’amica un po’ strana che non riuscirete più ad abbandonare.

Scrivere è un mestiere pericoloso - Alice Basso



Un gesto, una parola, un’espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile.
Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un’anziana cuoca. Un’impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C’è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l’altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l’affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi.
Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l’intuito di Vani può smascherarli.
L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è stato uno degli esordi più amati dai lettori e dalla stampa più autorevole. Lo stile unico e la forza narrativa di Alice Basso hanno conquistato tutti. Come la sua esilarante protagonista, Vani, che torna con un nuovo libro da scrivere, un nuovo caso da risolvere e un nuovo inaspettato nodo sentimentale da sciogliere.


La ghostwriter di Babbo Natale. Un racconto di Natale di Vani Sarca - Alice Basso

Descrizione

Per la maggior parte delle persone il Natale è il periodo più bello dell’anno: strade illuminate, cene in famiglia, regali da scartare. Ma non per Vani Sarca. Per lei, che normalmente odia la prossimità delle persone, il Natale è il peggior incubo che si possa immaginare. Non vorrebbe fare altro che restarsene da sola a leggere i suoi amati libri e continuare a indossare il suo look noir, così poco in tono con le tinte natalizie. Eppure una ghostwriter come lei non può mai andare in vacanza, nemmeno a Natale: c’è sempre bisogno della sua dote speciale, della sua capacità di comprendere le persone solo da un gesto, da un’inflessione della voce, da un atteggiamento. Insomma, anche sotto le feste deve vestire i panni di qualcun altro... e non di uno qualunque, ma addirittura di Babbo Natale

martedì 13 novembre 2018


 


Lucio Dalla. La storia dietro ogni canzone - Umberto Piancatelli

Descrizione del risvolto di copertina



Una delle voci più originali della storia della musica italiana raccontata attraverso le sue canzoni. Un libro che raccoglie tutti gli aneddoti e le curiosità intorno all'enorme produzione artistica di Lucio Dalla. Dagli esordi con un gruppo jazz alle prime canzonette, dal primo vero successo 4/3/1943 alla definitiva consacrazione con brani come L'anno che verrà, Caruso e Attenti al lupo. Lucio Dalla ha raccontato per oltre quarant'anni la società italiana sia attraverso dischi politici e intensi, sia attraverso composizioni goliardiche e irriverenti, riuscendo sempre a coniugare testi e note di grande qualità.

venerdì 9 novembre 2018

Mi dicevano che ero troppo sensibile. - Federica Bosco



Mi dicevano che ero troppo sensibile. -  Federica Bosco

Per chi si sente sbagliato, un percorso per scoprire come tramutare l'ipersensibilità in una risorsa preziosa

Descrizione

Per chi si sente sbagliato, un percorso per scoprire come tramutare l’ipersensibilità in una risorsa preziosa

In un mondo che urla, l'ipersensibilità è un dono sottovalutato; eppure c'è sempre più bisogno di persone creative, empatiche e capaci di ascoltare. Questo libro non insegna a diventare qualcun altro, ma a trasformare una debolezza in una forza.

«Ho sempre saputo di essere troppo sensibile. Fin da quando ero piccola mi accorgevo di non percepire le cose come gli altri bambini, ma di sentirle in maniera molto più profonda, intensa, lacerante, da qualche parte fra il cuore e la pancia. Però non riuscivo a esprimerle in nessun modo...»

È così che Federica Bosco ci introduce tra i chiaroscuri di un universo ancora sconosciuto, spesso trascurato persino dalla psicologia e dai tanti specialisti che dovrebbero occuparsi delle mille sfumature dell’animo umano. Un universo popolato da creature particolarmente ‘frangibili’, dotate di antenne che percepiscono con la potenza di radar le gioie e il dolore altrui, che si sentono diverse dai più, e spesso a disagio, che temono i rumori e qualunque stimolo violento, che si definiscono certamente 'difficili', ma anche creative, generose ed empatiche. Insomma, creature ipersensibili. Ed è nel loro mondo segreto, tra le sfumature di personalità complesse e affascinanti, tra idiosincrasie e virtù, che ci porta per mano una delle scrittrici italiane più amate, firmando un libro che è insieme un manuale e un’intima confessione, capace di dare a chi fino a oggi si è sentito solo e incompreso il coraggio, l’autostima e la forza per alzare la testa. Mettere le ali. E scoprire che quello che credevano un handicap in realtà può essere uno straordinario superpotere.

mercoledì 7 novembre 2018

La condizione umana - André Malraux


La condizione umana - André Malraux

La condizione umana (orig. La Condition humaine) è un romanzo di André Malraux. Nel 1933 il libro vinse il Premio Goncourt.

Trama

I rivoluzionari Cen, Kyo (con suo padre Gisors), Katov organizzano la rivolta nella città cinese di Shanghai. Non solo si evidenzia una situazione storica quale la rivolta e la lotta tra le varie fazioni ma in ciascuno traspare una filosofia di vita, le problematiche scaturite dalle azioni commesse e la morte per qualcosa in cui si crede: una morte attiva e non un lasciarsi morire passivo. L'unico ad essere ucciso è Katov che darà la propria parte di cianuro a due compagni stremati dalla paura di essere bruciati vivi. Protagonista reale del romanzo è la morte.

Curiosità

Il noto scrittore Andrea Camilleri, nella puntata di Che tempo che fa del 30 aprile 2011, lo ha definito uno degli oggetti più importanti della sua vita.

https://it.wikipedia.org/wiki/La_condizione_umana_(romanzo)

Certi momenti - Andrea Camilleri




Certi momenti - Andrea Camilleri

Descrizione

Quasi una vita, momento per momento, quelli più intensi che nel tempo acquistano ancora più vigore e ritornano in tutta la loro vividezza. Tanti incontri qui offerti nella forma del racconto, ognuno dei quali ha una luce, un’atmosfera e dei personaggi indimenticabili che hanno segnato soprattutto la giovinezza e l’adolescenza di Camilleri. Alcuni conosciuti negli anni più maturi, durante la sua carriera di regista teatrale e televisivo, molti altri sconosciuti, che ci riportano ai tempi del fascismo, della guerra, momenti segnati da storie che nei loro risvolti più umani e sinceri acquistano un tratto epico e la magia del ricordo assoluto perché unico nel costituire una tappa, una svolta nella formazione dello scrittore. L’anarchica, invincibile indifferenza di Antonio, insensibile ai richiami militari e agli orrori della guerra; la bellezza sorprendente dell’incontro con un vescovo libero nella mente e nel cuore; l’indelebile ricordo di quella notte di burrasca quando il padre di Camilleri andò a salvare l’eroico comandante Campanella, dato per disperso; il coraggio della “Sarduzza” e la determinazione
nel difenderla dal tenente tedesco; l’ultimo saluto a “Foffa”, prostituta per necessità, sola nella vita e negli affetti. Intermezzati gli uni con gli altri ecco l’incontro con Primo Levi e i suoi silenzi, la stravaganza di Gadda e la suscettibilità di D’Arrigo, il franco scontro con Pasolini riguardo alla regia di una sua opera teatrale, poco prima della sua morte, l’impareggiabile bravura di Salvo Randone (senza dimenticare Elio Vittorini, Benedetto Croce e il quasi incontro con Antonio Tabucchi). Tra tanti personaggi si staglia un libro, quello più importante, LA CONDIZIONE UMANA di André Malraux, la cui lettura fu decisiva nel far crollare la fede fascista di Camilleri.





In "Certi momenti", lo scrittore, famoso per il commissario Montalbano, racconta personaggi, incontri e letture di una vita. Su ilLibraio.it un estratto dedicato a un libro molto amato da Camilleri, "La condizione umana" di André Malraux: "Quando mi chiedono come mai sei diventato a diciott’anni, ancora sotto il fascismo, un ragazzo con idee comuniste, io rispondo che tutto ciò, per fortuna, è successo grazie all’incontro casuale con quel testo..."

Nella primavera del 1942 si svolse a Firenze un grande raduno della gioventù fascista e nazista europea. Presieduto da Alessandro Pavolini, ministro della Cultura popolare, e da Baldur von Schirach, capo della Hitlerjugend, il tema del raduno era «l’Europa di domani».

Io, che avevo vinto la selezione regionale del concorso artistico-letterario-politico dei Ludi Juveniles, venni invitato a parteciparvi assieme a Gaspare Giudice e Luigi Giglia, due miei compagni di liceo; avrei dovuto tenere una relazione sul repertorio teatrale ideale per un teatro di ispirazione fascista. Ci trovammo, attendati alle Cascine, ragazzi e ragazze provenienti dalla Spagna, dall’Italia, dalla Germania e da tutti gli altri paesi occupati dai nazisti, vale a dire francesi, albanesi, portoghesi, spagnoli franchisti, polacchi, ungheresi, cecoslovacchi e via dicendo. Era una babele di lingue: mi ricordo che per parlare con una ragazza ungherese decidemmo, dato che eravamo tutti e due studenti liceali, di usare il latino.

Leggevo molto e, di lettura in lettura, con gli anni i miei dubbi sul fascismo erano aumentati e soprattutto non avevo digerito l’alleanza con la Germania. A Firenze eravamo un migliaio di giovani, tutti in perfetta divisa di colore e fattura diversa a seconda del paese di provenienza, e il primo giorno ci trovammo riuniti al Teatro comunale. Il sipario era chiuso. Quando si aprì per dare inizio alla manifestazione, vidi con stupore che sul palcoscenico campeggiava solo un’enorme bandiera nazista. Ero seduto su una poltrona che dava sul corridoio centrale di passaggio. Accanto a me si trovava Gaspare Giudice. Mi rivolsi a lui: «Gasparì, ma siamo in Italia o in Germania?».

«In Italia.» Non seppi trattenermi, una forza irresistibile mi fece balzare in piedi, gridando a voce altissima: «Via quella bandiera tedesca!».

Il vocio, le risate dei mille giovani si spensero di colpo; piombò un silenzio assoluto.

sempre in piedi, gridai: «Via quella bandiera tedesca! Mettete quella italiana!».

Il sipario si chiuse di colpo.

Rientrai al mio paese sconvolto; di quello che mi era successo e di quello che stava capitando dentro di me non potevo parlare con nessuno. Eravamo sotto una dittatura e in un tempo reso ancor più pericoloso dalla guerra. Me ne stetti per qualche giorno a casa, senza andare a scuola; ero sicuro di non essere più un fascista, ma non sapevo ancora che cosa ero in realtà. Passavo notti insonni, chiedendomi quale sarebbe stato il mio avvenire in un mondo del quale rifiutavo tutto. In quei giorni mi capitò tra le mani un libro: si trattava di La condizione umana di André Malraux, pubblicato in Francia nel 1933, stampato in Italia l’anno successivo e misteriosamente sfuggito alle maglie della censura. Il libro, che tratta in sostanza di una rivolta comunista, letteralmente mi fece venire la febbre. Scoprii, leggendolo, che tutto quello che il fascismo raccontava sui comunisti non era vero: i comunisti avevano ideali, comportamenti, sofferenze, gioie, sentimenti del tutto uguali a noi. Era una falsità che i comunisti fossero minimamente diversi da come ero io, da come era Gaspare, da come erano le persone che amavo e che mi circondavano. Non erano, come diceva la propaganda, delle quasi bestie senza dignità, senza onore, senza decoro. Ideali ne avevano, eccome, e grandissimi, anzi per essi erano disposti a pagare con la vita. Quella notte lessi il libro tutto d’un fiato. Sono certo che immediatamente dopo quella lettura masse di neuroni del mio cervello si spostarono da una parte all’altra, che una modificazione radicale avvenne nel mio essere; sentii di più che quei comunisti non solo erano uguali a me, ma erano miei fratelli, che i loro ideali erano quegli stessi miei, che io erroneamente avevo attribuito consoni al fascismo. Furono tre giorni di autentica malattia: avevo la febbre a trentanove, mi spuntarono come delle pustole sul viso, il medico chiamato di corsa diagnosticò un avvelenamento alimentare. In parte ci aveva indovinato, solo che non si trattava di un avvelenamento, ma dell’immissione di sangue nuovo, diverso, vivo, caldo, palpitante, che il mio organismo stentava a fare entrare dentro di sé. Ecco, quando mi chiedono come mai sei diventato a diciott’anni, ancora sotto il fascismo, un ragazzo con idee comuniste, io rispondo che tutto ciò, per fortuna, è successo grazie all’incontro casuale con La condizione umana di André Malraux.


da:  Camilleri, nel nuovo libro gli incontri (e le letture) di una vita



Mi è così piaciuto - Ora dimmi di te. Lettera a Matilda di Andrea Camilleri che ho iniziato a leggere  Certi momenti di cui non conoscevo neppure l'esistenza se non fosse stato per una ricerca che ho fatto su Camilleri, per una delle pagine di Facebook che sto gestendo. e infatti ho fatto benissimo, già dalle prime pagine mi ha  preso molto, devo dire che non sono mai riuscita a leggere i suoi libri della serie Montalbano, anche se comprendo (ne parla proprio su  Ora dimmi di te) la necessità di scrivere in dialetto siciliano quello che riguarda la parte emotiva, mi crea molte difficoltà nella comprensione del testo, tuttavia amo la sua scrittura diretta e chiara quando scrive in italiano o principalmente nella nostra lingua. 

giovedì 1 novembre 2018

Ora dimmi di te. Lettera a Matilda - Andrea Camilleri




Ora dimmi di te. Lettera a Matilda - Andrea Camilleri

Descrizione

Che cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno?

«Matilda mia, ho imparato pochissime cose e te le dico»

Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipote Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri – quando lei sarà grande – a raccontarle di lui. Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l'intelligenza del cuore: illuminando i momenti in base al peso che hanno avuto nel rendere Camilleri l'uomo che tutti amiamo. Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all'Accademia Silvio D'Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l'incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio... Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende la vita degna di essere vissuta: le radici, l'amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare alla nipote la lanterna preziosa del dubbio.

mercoledì 17 ottobre 2018

Isola di neve di Valentina D'Urbano


 

Isola di neve  di Valentina D'Urbano


2004. A ventotto anni, Manuel sente di essere già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile.

 L'unico luogo disposto ad accoglierlo è Novembre, l'isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida - l'isoletta del vecchio carcere abbandonato -, Novembre sembra a Manuel il posto perfetto per stare da solo. 

Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull'isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant'anni: la storia di Andreas von Berger - violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida - e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. 

Del destino di Andreas e del suo prezioso e antico strumento si sa pochissimo. L'unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di una donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull'isola di Novembre, senza alcuna possibilità di fuggire. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l'unica in grado di provvedere alla sua famiglia. 

Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. Sull'isola non si fa che parlare del nuovo prigioniero, ma la sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata sui cui è proibito attraccare. E proprio lì che sbarca Neve, contravvenendo alle regole, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. 

E bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell'isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella di Andreas, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.

martedì 16 ottobre 2018

Il romanzo della canzone italiana - Gino Castaldo




Il romanzo della canzone italiana - Gino Castaldo

Storie, aneddoti e personaggi della canzone moderna (1958-2000)


Rischiamo di dimenticarlo, ora che il nuovo millennio viaggia veloce tra disincarnati suoni virtuali. Ma il Novecento, non è stato forse il secolo della canzone? Se provassimo a mettere qualche migliaio di canzoni in fila una dopo l'altra, in ordine cronologico, otterremmo il piú esauriente, variopinto, veritiero romanzo del Novecento, quantomeno quello che ne racconta meglio l'educazione sentimentale.

razie a uno straordinario incrocio di congiunture sociali e culturali, la storia della canzone italiana moderna ha un inizio preciso. È la sera del primo febbraio del 1958. Modugno canta Nel blu dipinto di blu e improvvisamente avviene un salto evolutivo. Gli italiani si rendono conto che tutto sta per cambiare, e la canzone volta pagina: inizia un'avventura mirabolante e irripetibile che dura fino ai nostri giorni, passando attraverso la sensibilità dei primi cantautori genovesi, scoprendo le gioie dell'estate e dell'adolescenza del rock'n'roll, crescendo attraverso la rivolta dei gruppi beat, maturando nella rivoluzione promossa da De André, Guccini, Battisti, e nel rinascimento che tra gli anni Settanta e Ottanta porterà la cultura musicale del nostro Paese ai suoi massimi splendori. Fino alle innovazioni che toccano la soglia del 2000. È una storia intensa e profonda nella quale possiamo leggere gioie, emozioni, caratteri, aspirazioni e contraddizioni della nostra identità culturale.

«All'inizio del 1958 tutto è pronto per cambiare, e tutto cambia. Ma gli italiani non ne hanno ancora la precisa percezione. Nell'aria c'è odore di miracolo economico, s'intravede un'inedita promessa di sviluppo. In fondo nessuno l'ha detto a chiare lettere, e per una di quelle sincroniche e stupefacenti coincidenze della storia, il compito di questa esplosiva rivelazione spetta a una canzone».

domenica 7 ottobre 2018

Leggiamo un libro che parla di o scritto da donne



Un iniziativa Leggiamo un libro che parla di o scritto da donne anzi due, ma anche di più
Un iniziativa Leggiamo un libro che parla di donne anzi due, anzi di più

Sono diversi anni che per il 25 aprile scelgo di leggere un libro che parla di violenza sulle donne, è un iniziativa mia personale, il libro che ho scelto di leggere quest’anno è Vox di Christina Dalcher, ne avevo parlato sulla lista dei desideri, un paio di anni fa ho pensato di estendere questa iniziativa anche all’8 di marzo con la differenza che il questa data preferisco leggere un libro che parli della donna in modo positivo, o leggere un buon libro scritto da una donna, o una biografia di una donna, ho letto persino Storie della buonanotte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo, una volta letto l’ho regalato alla biblioteca del quartiere di Levata di Curtatone (dove abito e dove ho fatto volontariato) per metterlo a disposizione di bambini e bambine del mio quartiere, questo è il sito delle autrici Storie della buonanotte per bambine ribelli per cui questa iniziativa si potrebbe espandere anche alla bambine e alla ragazze di età scolare, e perchè no farle diventare autrici, fare scrivere loro un tema sulla donna farne un libro per le scuole (ovviamente raccogliendo i temi di una classe) o anche per loro stesse , o fare loro raccogliere articoli di giornale notizie in Internet sul mondo femminile, anche solo volendo sugli esempi positivi per esempio articoli sull’attuale direttrice generale del CERN. Fabiola Gianotti

Ho già letto La ragazza con la Leica - Helena Janeczek è un libro impegnativo da leggere come spesso lo sono i libri storici ma godibile, non è un mattone per dirle in parole semplici (per lo meno non lo è stato per me)
Per l’8 di marzo ho intenzione di leggere Anna Karenina di Lev Tolstoj che non ho ancora letto
Lo so che spesso è il tempo che manca per leggere, so che la lettura a volte è una passione che non tutti hanni però ci possono venire in aiuto gli audiolibri, invece di fare ciclette o spinning, o il tapis roulant con la musica si potrebbe fare con un audiolibro. Oppure chiedere insieme o al posto delle mimose per la giornata sulla donna che il vostro compagno vi regali un po’ di tempo, perchè leggere apre le nostre menti perchè ci aiuta ad allargare i nostri orizzonti

Che libri avete letto che vi sono piaciuti sulle donne o scritti da donne? Ecco alcuni di quelli che ho letto io
Sulla violenza sulla donne basate su storie vere
Le ragazze di Kabul di Roberta Gately (Storia vera)
La Pakistana - Roberta Gately (Storia vera)
Io, Nojoud, 10 anni divorziata (Storia vera) La danzatrice bambina di Anthony Flacco (Storia vera)
Il libraio di Kabul di Åsne Seierstad (Storia vera)
Sono stata Alice di M.Benjamin Fazi (Storia vera)
"La parrucchiera di Kabul" di Deborah Rodriguez (Storia vera)
ESSERE AMICHE A KABUL di Deborah Rodriguez (Storia vera)
Sassi sulla strada di Antonio Ranellucci e Nicoletta Corsalini (Storia vera)
La casa delle bambole - Ka-Tzetnik 135633. (Storia vera)
Mi sa che fuori è primavera - Concita De Gregorio (Storia vera)
Una bambina e la figlia della tigre di Torey Hayden (Storie vere)
Una bambina bellissima - Torey L. Hayden (Storia vera)
Una bambina e gli spettri - Torey Hayden (Storia vera)
Ho letto tutti i libri di Torey Hayden meno che un saggio che non riesco a trovare la maggior parte di essi sono storie vere raccontano spesso di violenza su bambine

Romanzi che parlano della condizione e di storie di donne nel mondo
La fine delle buone maniere Di Francesca Marciano
Speak le parole non dette di Laurie Halse Anderson
Mille splendidi soli Khaled Hosseini
E l'eco rispose - Khaled Hosseini
La ragazza di giada di Lisa See
La foresta dei girasoli - Torey L .Hayden
Pietra di pazienza - Atiq Rahimi Lolita di Vladimir Vladimirovič Nabokov
Prudenti come serpenti di Lola Shoneyin
Un segreto non fa rumore Sofie Laguna


Resilenza al femminile
Se sembra impossibile allora si può - Bebe Vio (Storia vera) Nelle isole estreme - Amy Liptrot (Storia vera)
Eleanor Oliphant sta benissimo - Gail Honeyman
L'amica geniale - Elena Ferrante
Storia del nuovo cognome - Elena Ferrante
Storia di chi fugge e di chi resta di Elena Ferrante
Storia della bambina perduta. - Elena Ferrante

Saggi
Metà del cielo di Nicholas Kristof e Sheryl WuDunn
Donne che corrono con i Lupi di Clarissa Pinkola Estés
Ferite a morte - Serena Dandini Il catalogo delle donne valorose - Serena Dandini
Le donne che hanno cambiato il mondo - Rosalind Horton,Sally Simmons
Romanzi e Storie vere che raccontano di donne o scritti da donne
L'eleganza del riccio di Muriel Barbery
I love Tiffany di Marjorie Hart (Storia vera)
Il diaro di Anna Frank - Anna Frank (Storia vera)
Zenzele lettera a mia figlia - J. Nozipo Maraire
L'altra famiglia - Picoult Jodi
Memorie di una gheisha - Arthur Golden
L'odore del mondo - Radhika Jha
La bruttina stagionata di Carmen Covito
Libri per bambine (e anche bambini eh)

Storie e Vite di Super Donne che hanno Fatto la Scienza - Gabriella Greison
Storie della buonanotte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo
"trilogia di Parvana" di Deborah Ellis

lunedì 1 ottobre 2018

Vox - Christina Dalcher




Vox - Christina Dalcher

Descrizione

Puoi dire non più di 100 parole al giorno. Ma solo se sei una donna.

«Se improvvisamente ti fosse imposto un numero limitato di parole al giorno, cosa faresti per essere ascoltata? Vox interpreta alla perfezione lo spirito del nostro tempo» -

Vanity Fair

«Un Racconto dell'ancella per la nostra epoca, che ci ricorda quanto sia preziosa la possibilità di far sentire la propria voce» - 

Elle UK

«Un romanzo che ci fa riflettere e che trasmette un messaggio davvero potente» - 

Publishers Weekly


Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l'unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Limite di 100 parole raggiunto.

venerdì 28 settembre 2018





Tutti i figli di Dio danzano - Haruki Murakami

Descrizione


Sei incontri che possono cambiare il corso di un'esistenza, o che promettono una via d'uscita dal dolore, la cura di una ferita, la decifrazione di un mistero, o addirittura la salvezza di una città intera. Un uomo abbandonato dalla moglie parte per l'isola di Hokkaido per consegnare un pacchetto alla sorella di un collega. Cosa contiene il pacchetto? Forse il vuoto che sente dentro, quella "bolla d'aria" per cui la moglie lo ha lasciato. In una località di mare una ragazza stringe amicizia con un pittore la cui unica vera passione è accendere falò sulla spiaggia. Qual è la forma del fuoco? Quale il modo di ottenere un fuoco veramente libero?