giovedì 16 agosto 2012

La casa dei sette ponti di Mauro Corona


La casa dei sette ponti di Mauro Corona


Sull'Appennino tosco-emiliano, non lontano dall'Abetone, c'è una valle stretta e tortuosa, e in fondo una casa, una piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli che buttano fumo
sempre, estate e inverno. Un industriale della seta torna ai boschi dove un tempo andava a far funghi e la vede, quella casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata. È incuriosito. Entra. E lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una piccola grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori cardine.

Con La casa dei sette ponti, Mauro Corona lascia le sue amate Alpi per raccontare una storia ambientata sull' Appennino tosco-emiliano. E' il racconto di una ricerca, dell' esplorazione dei boschi e della natura per ritrovare sé stessi. La casa dei sette ponti esiste davvero, lo scrittore di Erto l'ha vista durante una visita al suo amico Guccini. Apparentemente disabitata, con il tetto colorato e i due camini che fumano costantemente, la casa è stata per Mauro Corona un irresistibile invito alla scrittura. Ed è proprio in questa casa, vicino all'Abetone, alla fine di una vallata stretta ed impervia, che il protagonista del romanzo inizierà la sua avventura. Lui è un industriale della seta che decide di visitare i luoghi dove un tempo si recava a raccogliere i funghi. Arrivato davanti alla casa dal tetto colorato, ne resta incuriosito e decide di entrare. Un passo all'interno dell'abitazione che sancisce l'inizio del cammino alla scoperta di sè, in un vertiginoso delirio che lo trascina lontano dal logorio del potere e del denaro. Mauro Corona, con La casa dei sette ponti, scrive un'allegoria della vita dell'uomo moderno, un'esortazione a non perdere mai di vista la semplicità dei valori cardine.

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