martedì 20 dicembre 2011
"trilogia di Parvana" di Deborah Ellis
Sotto il burqa
Sotto il burqa (Breadwinner), è il primo libro della trilogia di Parvana scritto da Deborah Ellis e ambientato in Afghanistan, durante il dominio dei talebani.
La protagonista del libro è Parvana, una bambina di undici anni che vive a Kabul con sua madre, suo padre, le sue due sorelle, Maryam e Nooria, e il suo fratellino Alì di 2 anni. Conduce una vita normale finché non arrivano i talebani. Così lei perde la scuola, gli amici ed è costretta a cambiare spesso casa. All'improvviso, una notte, il padre finisce in carcere, perché considerato dai talebani come un seguace delle idee occidentali, e Parvana, con gli altri suoi familiari, sprofonda in una situazione difficile. Poi a sua madre ed a una sua amica, la signora Weera,viene la brillante idea di camuffare Parvana da maschio per poterle permettere di lavorare e mantenere la famiglia, dato che alle donne era vietato lavorare. Un giorno la madre sceglie di portare la figlia più grande, Nooria, a Mazar, un luogo in cui avrebbe potuto continuare gli studi e si sarebbe sposata. Parvana incontra una ragazza senza nulla sul volto: era di Mazar ed era scappata da lì perché erano arrivati i talebani e questo terrorizzò Parvana. Il padre viene liberato e insieme si incamminano alla ricerca della famiglia e di un luogo certo dove vivere. Parvana saluta così la signora Weera, la sua nuova amica e Shauzia, la sua compagna di scuola con la quale ha condiviso tante esperienze, una volta incontrata al negozio del tè anche lei travestita da ragazzo che sogna di abbandonare Kabul e la sua casa.
Il viaggio di Parvana (Parvana's Journey)
La protagonista di questo libro è Parvana, una ragazzina afghana che perde il padre mentre cammina con lui fra i campi profughi alla ricerca del resto della famiglia, la madre, la sorella più grande, la sorella e il fratello più piccolo.
Una volta scappata dal campo profughi, Parvana, ormai sola, incontra per la strada un bambino piccolo che lo chiama Hassan e lo porta con se e, in una caverna in cui si rifugia per mangiare un po' di riso e lavare il bambino, incontra Asif, un ragazzino dal carattere piuttosto scontroso che ha perso una gamba. Con loro si incammina alla ricerca di persone e cibo e, vicino ad un campo minato incontrano Leila, una bambina che li ospita in una casa, dove vive anche sua nonna. Lì iniziano a farsi una vita, hanno provviste a volontà e una casa che, con un po' di lavoro, hanno reso più accogliente. Leila e Parvana si vogliono bene come due sorelle e aspettano che le loro madri arrivino in quel posto per stare insieme. Tutto fila liscio ma, una sera, una delle tante bombe mandate dai talebani, cade proprio in quel punto, facendo saltare tutto all'aria. I bambini si riescono a salvare ma la nonna no. Di nuovo senza cibo e acqua, ricominciano a camminare finché non arrivano in un campo profughi dove possono far curare da un medico Hassan ormai denutrito e disidratato. Un giorno dei pacchettini gialli vengono lanciati da un aereo: contenevano cibo. Tutti si accalcano per andarli a prendere ma questi cadono anche nel campo minato. Leila fa per prenderli ma una mina scoppia e muore. Parvana porta fuori dal campo il corpo della compagna ed in quel momento una donna le si avvicina: era sua madre con a fianco Nooria, la sorella maggiore ma senza Alì, era morto anche lui l'anno precedente. Parvana scrive un'altra lettera a Sua zia, la sua amica che sognava di andare in Francia, e le dice che ha ritrovato la sua famiglia e che da allora tutto sarà più facile.
Città di fango (Mud City).
Il libro fa parte della cosiddetta "trilogia di Parvana" e come gli altri due ("Sotto il burqa" e "Il viaggio di Parvana") è ambientato nell'Afghanistan dominato dai Talebani.
In questo libro la protagonista è Shauzia, l'amica di Parvana (protagonista negli altri due libri). Shauzia vive in un campo profughi fatto di fango (da cui il titolo), dal quale decide di scappare e di trovare rifugio in città. Lì svolge dei duri lavori, per i quali è costretta a travestirsi da maschio (le leggi imposte dai talebani, infatti, vietavano alle donne di lavorare).
Shauzia viene ospitata, in seguito, da una famiglia americana benestante, ma, poco dopo, è costretta a tornare al campo profughi. Nel frattempo i talebani hanno scoperto tutto, per cui Shauzia è costretta ancora una volta alla fuga.
Deborah Ellis
Deborah Ellis (Paris, 7 agosto 1960) è una scrittrice canadese.
Pacifista e femminista dall'età di 17 anni, lavorò in varie parti del mondo (Africa, Europa orientale, ecc.) a numerosi progetti di sostegno alle popolazioni colpite da guerre o catastrofi umanitarie. Il suo primo libro è stato Looking for X, storia di una ragazzina undicenne che si mette alla ricerca della sua amica X, una misteriosa donna senza dimora che è scomparsa. Il libro vinse il Governor General's Award, un prestigioso premio letterario canadese, equivalente alla Carnegie Medal.
In seguito all'esperienza maturata in un campo per rifugiati afghani in Pakistan scrisse il libro Sotto il burqa (The Breadwinner) dove racconta di una bambina costretta a travestirsi da maschio per poter lavorare e guadagnare qualcosa per la sua famiglia, privata del capofamiglia arrestato dai talebani. Insieme ai successivi Il viaggio di Parvana (Parvana's Journey) e Città di fango (Mud City) costituisce la "Trilogia del burqa".
In Verso il paradiso (The Heaven Shop) ha affrontato il tema dell'AIDS vissuto dai ragazzi in Africa.
La sua attività di scrittrice non l'ha distolta dai suoi impegni nel campo sociale e attualmente fa l'assistente sociale a Toronto in gruppo di sostegno per donne con problemi di salute mentale
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