domenica 1 luglio 2012


Fai bei sogni Massimo Gramellini

Risvolto di copertina
"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

giovedì 16 febbraio 2012

Kuki Gallmann Notti africane

Notti africane di  Kuki Gallmann

Non è un romanzo, ma la storia di una donna che sembra nata per essere la protagonista di un romanzo. Dalla quieta atmosfera di Venezia al feroce incanto dell'Africa. Affrontando grandi tragedie personali e difficoltà di ogni genere, l'autrice ha trovato la forza di continuare e di trasmettere alla giovane figlia la propria straordinaria fede nella vita

mercoledì 15 febbraio 2012

Come in una gabbia - Torey Hayden

Come in una gabbia - Torey Hayden


Il suo nome era Kevin, ma quelli che si occupavano di lui lo chiamavano Zoo Boy. Non parlava, si nascondeva sotto i tavoli e si circondava di una gabbia di sedie. Non era mai uscito dall'edificio in cui si trovava nei quattro anni da quando era arrivato. Aveva paura dell'acqua e non voleva farsi la doccia. Aveva paura a mettersi nudo e a cambiarsi d'abito. Aveva quasi 16 anni.

Nel disperato tentativo di veder cambiare il ragazzo, lo staff dell'istituto per la cura degli adolescenti di Kevin chiamò la Hayden. Mentre lei leggeva per lui e lo incoraggiava a leggere, infilandosi nella sua gabbia di sedie con lui, Kevin parlava. Poi cominciò a disegnare e dipingere e si dimostrò sveglio e intelligente, manifestando al contempo un odio feroce e mortale per il suo patrigno.

La Hayden scrive in modo molto gradevole. Anche se Kevin doveva incutere molta paura, lui raramente ne fa a lei e questo non è sicuramente un libro che fa paura. Tutti abbiamo bisogno di rassicurazione e in questo mondo disastrato, l'amore funziona ancora. Possiamo guarirci a vicenda, se stiamo ad ascoltare.