giovedì 27 giugno 2013

E l'eco rispose - Khaled Hosseini

E l'eco rispose - Khaled Hosseini

Sinossi

"La famiglia è un tema ricorrente e centrale della mia narrativa. Il mio nuovo romanzo attraversa la storia di una famiglia lungo diverse generazioni, concentrandosi questa volta sul rapporto tra fratelli e sorelle, su come si amano, si feriscono e tradiscono, ma anche su come si stimano e si sacrificano l'uno per l'altro. Sono emozionato alla prospettiva di condividere questo nuovo libro con tutti i miei lettori." (Khaled Hosseini)



Mi sono innamorata così tanto dei libri di Hosseini "Il cacciatore di aquiloni" e di "Mille splendidi soli" da volere approfondire leggendo di altre storie sull'Afghanistan, specie sulla vita delle donne. Scritti magistralmente in modo semplice e se il suo scopo era quello di fare conoscere ciò che accade e o accadeva nella sua terra, c'è riuscito mille volte meglio di tante guerre, fucili e bombe Ora è il turno di E l'eco rispose anche se sono solo alle prime pagine so che non mi deluderà

martedì 9 aprile 2013

La casa delle bambole - Ka-Tzetnik 135633.

 La casa delle bambole -  Ka-Tzetnik 135633.


ll libro racconta l’inferno di Daniella, giovanissima ebrea che si ritrova senza la sua famiglia a sopravvivere dapprima in un  ghetto di una piccola città polacca e poi internata insieme ad altre ebree in quella che è “la casa delle bambole” del titolo. Così viene infatti chiamata dalle ebree nei campi di lavoro la baracca in cui queste giovani sono costrette a prostituirsi, per dare modo alle SS di svagarsi e dare sfogo ai propri istinti.
Ma il cibo e le lenzuola pulite una volta a settimana non bastano a sottrarre delle ragazze dal vero orrore: offrire il proprio corpo a chi ne farà carne da macello.
I soldati mandati al “campo della gioia” perchè sono stati bravi sono i loro padroni; coloro che forse si trovano lì proprio per avere sparso il sangue di un familiare di colei che deve sottostare alla violenza.
E per molte donne la situazione è talmente insostenibile da preferire la morte a tanto scempio della dignità umana.

Scritto in modo diretto, senza pesare le parole ma sbattendo in faccia ciò che è stato a tutti coloro che leggono, questa è l’ennesima testimonianza della bestialità umana che fu – ma che purtroppo spesso continua ad essere – .


Nato in Polonia nel 1909 o nel 1917 – la data di nascita è incerta – Yehiel Finer, questo il vero nome di Yahiel De-Nur, racconta in questo sconvolgente romanzo come i nazisti sfruttassero le deportate nei lager, distruggendole sia nel corpo che nell’anima.

Ka- Tzetnik n°…, questa è la sua firma, il numero tatuatogli dai nazisti al suo arrivo ad Auschwitz, dove tutta la sua famiglia ha perso la vita.

Fra le molte opere nate in seguito alla drammatica esperienza del campo di concentramento “La casa delle bambole” è sicuramente il più noto a livello mondiale, anche se molti suoi libri sono purtroppo tuttora inediti nel nostro paese.

Ferite a morte - Serena Dandini

Ferite a morte - Serena Dandini

"'Ferite a morte' nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio. Ho letto decine di storie vere e ho immaginato un paradiso popolato da queste donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: 'E se le vittime potessero parlare?' Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi. Desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l'ironia, l'ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali. Donne ancora piene di vita, insomma. 'Ferite a morte' vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi. Ma non mi sono fermata al racconto e, con l'aiuto di Maura Misiti che ha approfondito l'argomento come ricercatrice al CNR, ho provato anche a ricostruire le radici di questa violenza. Come illustrano le schede nella seconda parte del libro, i dati sono inequivocabili: l'Italia è presente e in buona posizione nella triste classifica dei femminicidi con una paurosa cadenza matematica, il massacro conta una vittima ogni due, tre giorni." (Serena Dandini)

martedì 29 gennaio 2013

Prudenti come serpenti - Lola Shoneyin


Prudenti come serpenti - Lola Shoneyin

Comprato oggi, è il libro che voglio leggere per l'8 marzo

Quattro donne raccontano complotti e oscure trame domestiche, in un romanzo divertente, ironico e dissacrante, che è anche una riflessione disincantata e insieme poetica sulla Nigeria contemporanea.


Descrizione
Baba Segi è un facoltoso poligamo di mezz'età, grassoccio e vanitoso, con un insaziabile appetito per il cibo, le donne e il sesso. Da due anni ha sposato la bella Bolanle, intelligente, istruita e di ventanni più giovane. La coppia però non ha ancora avuto figli e, disperato, Baba Segi decide di abbandonare stregoni e ciarlatani per rivolgersi alla medicina ufficiale, convinto che la sua bella laureata sia sterile. La decisione scatena un putiferio in casa perché le indagini potrebbero portare alla luce un terribile segreto, gelosamente custodito dalle altre mogli. Se il capofamiglia scoprisse la verità sarebbe la fine per quelle intriganti e la loro numerosa prole... l'unica cosa da fare è passare alle maniere forti e liberarsi dell'odiata Bolanle.

"La storia è vera", racconta la scrittrice "e me l'ha raccontata una mia parente che studiava ginecologia.

Questo è senza dubbio uno dei libri tra quelli che ho letto e inserito qui che permettono di andare oltre, per esempio partendo da Wikipedia si può imparare a conoscere la Nigeria, e il popolo dei Yoruba l'etnia di cui fa parte l'autrice

Se conosci l'inglese o anche solo se vuoi dare all'autrice un apprezzamento puoi mettere il "Mi piace" sulla pagina personale di Facebook di Lola Shoneyin


Lasciati Odiare ti prego" - Anna Premoli

Lasciati Odiare ti prego" - Anna Premoli


Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto edichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio, che dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni del tutto inattesi…

giovedì 24 gennaio 2013

La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier.




Ecco l'ultimo romanzo che ho finito di leggere

La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier.

Il racconto si svolge con narrazione in prima persona da parte della protagonista principale, Griet, una ragazza dell'Olanda del Seicento
chiamata a servire nella casa del pittore Johannes Vermeer e a fare le pulizie nel suo atelier
.


Trama : Delft, XVII secolo, quartiere protestante: la sedicenne Griet è in cucina e, come al solito, sistema meticolosamente le verdure che sta tagliando, abbinandole per colore in un cerchio. Il padre, un modesto decoratore di piastrelle di ceramica che ha perso la vista, sta parlando, all'interno della casa con persone dalle voci decisamente insolite, che suggeriscono «immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce». Appartengono a una coppia, un uomo misterioso e una donna con riccioli biondi e fare nervoso: sono Jan Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie Catharina, persone ricche e influenti.
La madre informerà Griet che, a partire dal giorno dopo, andrà a servizio dai Vermeer, nel Quartiere dei Papisti, che potrà tornare a casa solo la domenica. La nuova vita di Griet sarà caratterizzata da una delle sue specifiche mansioni: la pulizia dell'atelier dell'artista. Questo provocherà l'invidia di Tanneke, l'inserviente che da anni è in casa Vermeer, ma che mai è potuta entrare nell'atelier, e della stessa moglie del pittore, anch'ella relegata all'esterno della camera della creatività. Griet conquista la fiducia crescente dell'artista e non soltanto: tra i due si genera un rapporto di complicità e di reciproca comprensione, che sfocerà nella richiesta di Vermeer a Griet di posare per un quadro. Quando l'opera è pressoché terminata, Griet si rende conto che manca qualcosa, e la stessa lacuna rileva il pittore, che chiede a Griet di indossare gli orecchini di perla appartenenti alla moglie. Griet si fora le orecchie per l'occasione, non senza dolore, ma senza alcuna esitazione e, in obbedienza a Vermeer, indossa gli orecchini. Venuta a conoscenza della cosa, la moglie si scatena contro la servetta, la quale lascia il lavoro per sposare un giovane macellaio che da tempo aveva iniziato a frequentare. Quando, anni dopo, Griet viene a conoscenza della morte di Vermeer, verrà chiamata dall'esecutore testamentario, che le consegnerà gli orecchini del quadro, rivelandole così la reale attenzione da parte del pittore morto.