lunedì 4 febbraio 2019

Il libro dei personaggi letterari - Fabio Stassi







Il libro dei personaggi letterari - Fabio Stassi


Descrizione



Zivago, il principe di Salina, Dona Flor, Zuckerman… Non esistono grandi storie senza grandi personaggi, e i personaggi letterari a loro volta sono gli speciali compagni di viaggio che portiamo con noi per una vita intera. Fabio Stassi ci regala un’imperdibile galleria dei più grandi eroi letterari dal dopoguerra a oggi, dando una nuova voce ai protagonisti dei romanzi più amati, che in queste pagine prendono magicamente la parola per presentarsi al lettore. Un coro di narrazioni, una partitura inedita, una mappa per ritrovare i nostri personaggi preferiti o per incontrarne di nuovi, facendoci conquistare dalla fantasia di uno dei più talentuosi narratori italiani.

Marcovaldo • Holly Golightly • Malaussène • Zorba • Stoner • Zazie • Barney Panofsky • Olive Kitteridge • Limonov • Gugliemo da Baskerville • Palomar • Pereira • Evita • Pepe Carvalho • Herzog • Aureliano Buendía e tanti altri…

Dire addio a personaggi che abbiamo amato è come veder partire gli amici, dal molo di un traghetto o tra le lapidi di un cimitero: in queste pagine tornano tutti alla vita.

Paolo Cognetti


Fabio Stassi (1962), di origini siciliane, vive a Viterbo e lavora a Roma in una biblioteca universitaria. Scrive sui treni. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo Fumisteria (GBM, premio Vittorini Opera Prima 2007). Per minimum fax: È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008) e Holden, Lolita, Živago e gli altri (2010). Un suo racconto è stato inserito nella raccolta Articolo I. Racconti sul lavoro (Sellerio, 2009). Nel 2012 è uscito per Sellerio L’ultimo ballo di Charlot (Premio Cielo d’Alcamo 2012) e Fumisteria (Sellerio 2015).

Leggi un estratto



L'ho letto, e non mi è piaciuto, pur apprezzando l'idea (altrimenti non avrei neppure iniziato a leggerlo e non avrei proseguito) di provare a raccontare i protagonisti letterari di alcuni libri (da lui letti come spiega) non mi è piaciuto il suo modo di raccontarli. Immagino che sia un modo per invogliare il lettore a leggere i libri e farsi la propria idea del personaggio di cui racconta, il che è una bella cosa, ma la descrizione è sempre così vaga, che per me è come se uno descrivesse personaggio di un quadro descrivendone un piede, un braccio, una parte e non un insieme, mi rendo conto che l'esempio calzi poco, in fin dei conti quello che Stassi cerca e descrivere l'anima, ma lo fa più in un modo astratto che significativo, è certamente un mio limite, non amo molto gli astrattismi

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