giovedì 25 febbraio 2010

Carlo Ginzburg figlio di Natalia Levi Ginzburg

Carlo Ginzburg (Torino, 1939) è uno storico, scrittore e saggista italiano.


Figlio di Leone Ginzburg e Natalia Ginzburg, ha studiato alla Normale di Pisa, quindi al Warburg Institute di Londra; ha insegnato Storia moderna all'Università di Bologna e poi nelle Università Harvard, Yale e di Princeton e Università della California, Los Angeles (in quest'ultima città è stato titolare, sul finire degli anni ottanta, di una cattedra di Storia del Rinascimento italiano). Dal 2006 detiene la cattedra di Storia delle Culture Europee alla Normale di Pisa.

Attento studioso degli atteggiamenti religiosi e delle credenze popolari all'esordio dell'età moderna, ha pubblicato nel 1966, I Benandanti una ricerca sulla società contadina friulana del '500, che illumina, sulla base di un cospicuo materiale documentario relativo ai processi inquisitoriali, il rapporto dialettico tra un complesso sistema di credenze capillarmente diffuse nel mondo contadino, esito dell'evoluzione di un antico culto agrario, e la sua interpretazione da parte degli inquisitori, che tendono ad una semplificante equiparazione con i codificati moduli dellastregoneria. Ne Il formaggio e i vermi (1976), prende invece in esame le vicende di un mugnaio del XVI secolo, Menocchio, per due volte sottoposto a processo da parte dell'Inquisizione Romana, una prima volta condannato al carcere a vita (fu poi liberato con un atto di clemenza per le cattive condizioni di salute e per la precaria situazione economica della sua famiglia) mentre la seconda volta fu arso al rogo come relapso e pertinace. In questo libro Ginzburg evidenzia, ancora una volta sulla base di una raffinatissima analisi delle carte processuali, i diversi aspetti dell'universo sorprendentemente variegato degli orientamenti culturali, filosofici, politici e religiosi di Menocchio, soltanto in minima parte riconducibile agli influssi della cultura "alta".

In virtù dell'esperienza maturata nel campo della ricerca relativa alla storia delle mentalità, condotta generalmente mediante l'analisi di figure apparentemente poco importanti, ma giudicate emblematiche di orientamenti in realtà ampiamente diffusi, è stato invitato a scrivere il saggioFolklore, magia, religione per il primo volume della Storia d'Italia della Einaudi (I caratteri originali).

Con il saggio Occhiacci di legno si aggiudica nel 1998 il Premio Viareggio per la saggistica.

È Accademico Corrispondente dell’Accademia delle Arti del Disegno, Firenze, e membro onorario dell’American Academy of Arts and Sciences. Ha ricevuto il Prix Aby Warburg nel 1992 e, nel 2005, il Premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei, per le scienze storiche. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue.






http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Ginzburg

Nessun commento:

Posta un commento