martedì 23 febbraio 2010

Luigi Salvatorelli citato in Lessico famigliare

Luigi Salvatorelli (Marsciano, 11 marzo 1886 – Roma, 3 novembre 1974) è stato uno storico e giornalista italiano.
Biografia
Fu docente di Storia del cristianesimo all'Università di Napoli dal 1918 al 1921, quando si trasferì a Torino, dove fu condirettore del giornale La Stampa, contribuendo attivamente all'affermarsi di una linea antifascista, fino alla svolta editoriale imposta nel 1925, seguita all'assassinio diGiacomo Matteotti.

Salvatorelli fu aderente dell'Unione Nazionale di Giovanni Amendola.[1]. Nel 1942 fu tra i fondatori del partito d'azione, e dopo la Liberazione fece parte della Consulta Nazionale. Nel biennio 1944-1946 diresse a Roma il settimanale di politica e cultura La Nuova Europa.

Fece parte del gruppo di intellettuali che a Torino ispirarono quel forte orientamento democratico e antifascista che ebbe significativi esiti sul piano culturale e politico. Si dedicò negli anni successivi a studi di Storia del cristianesimo e soprattutto del pensiero politico italiano ed europeo, temi sui quali scrisse varie opere, tornando nel 1949 a collaborare a La Stampa come editorialista per vari anni.

L'11 maggio 2002 si è costituita a Marsciano, con la collaborazione di varie istituzioni, una Fondazione che porta il suo nome e che opera per rivalutarne il pensiero, assegnando anche borse di studio a giovani studiosi di tematiche storiche. Nel trentennio della morte (novembre 2004) si è svolto il I Convegno della Fondazione, dedicato alla sua figura. Gli atti sono stati pubblicati dall'Editore Aragno di Torino nel 2008, contenenti la sterminata bibliografia dello storico e giornalista. A cadenza biennale la Fondazione organizza convegni e conferisce un Premio per la Storia.

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